Si legge in un paio d’ore. Scrittura fluida, storia semplice, personaggi nei quali ci si immedesima facilmente. In poche parole: una lettura piacevole.
“Le Tre del Mattino” è uno di quei romanzi che scivolano via tranquilli fin dall’inizio, nonostante il rapporto padre-figlio (argomento principale della storia) sia un tasto delicato da affrontare senza scadere nei soliti luoghi comuni.
Carofiglio a mio parere ci riesce in parte nel senso che la convivenza forzata tra Antonio e suo padre è indubbiamente ben raccontata, tuttavia “il quadretto” che si viene a comporre strada facendo, è già stato visto e rivisto in diverse situazioni sia sulla carta che sullo schermo.
E’ comunque un buon libro, di quelli che potresti perfino arrivare a rileggere per il semplice fatto che forse è un po’ troppo breve, e che una volta terminato, ti lascia un leggero retrogusto amaro in bocca. Una sensazione come a voler dire: “Dai, raccontami ancora qualcosa di questi due…”.
Mi è piaciuta l’ambientazione. Marsiglia è descritta molto bene, tanto che, mentre padre e figlio camminano per quelle strade malfamate durante la notte, mi sembrava davvero di avvertire il pericolo dietro ogni angolo, e a un certo punto, ho anche pensato che proprio su quelle strade, sarebbe potuto accadere qualcosa di molto brutto.
Ma cerchiamo di non “spoilerare”…
Consigliato a tutti, davvero a tutti. Leggetevelo e godetevelo in santa pace, merita!