L’idea mi sembrava di quelle buone. Un 1982 alternativo con i Beatles ancora sul pezzo a suonare e androidi dalle fattezze umane a fare da compagni ai veri umani. Mi intrigava. Però, se devo essere sincero, questo “Macchine come me” non mi ha entusiasmato. Non è male, ma niente di così speciale. McEwan cerca di far uscir fuori il lato umano della faccenda, ma secondo me cade all’interno di concetti già espressi. Soprattutto da mostri sacri del genere Fantascienza come Asimov e Dick.
Voto: 6/10