

Quando un romanzo, anche se propriamente romanzo non è, in quanto Sunset Limited è in realtà un testo teatrale, ha la capacità di nascondere tra le sue righe un vero e proprio universo.
Immaginate due tizi seduti uno di fronte all’altro. Uno bianco e uno nero. E che tutto sia nient’altro che un botta e risposta “alla Beckett” sul senso della vita, sulla religione e, immancabilmente, anche sulla morte. Sì, perché con questo lavoro, il gran maestro della letteratura Americana, abbraccia il Teatro dell’Assurdo.
Si legge in un’oretta, ma una volta terminato, ti vien voglia di leggerlo nuovamente perché tra quelle righe, e di questo ne sei certo al 100%, si trovano nascoste mille o forse anche duemila micro storie che, durante “la prima passata” ti sono di certo sfuggite.
Mi è piaciuto davvero tanto. Forse perché, come dicevo, questo “libretto” porta dentro di sé molto di più di ciò che in realtà mostra. E’ una riflessione ad alta voce sul significato della vita e della morte, dell’essere credente e del non esserlo e, in fin dei conti, del perché ci ritroviamo quaggiù a combattere ogni giorno per arrivare a quello seguente.
Lo consiglio a tutti coloro volessero leggere qualcosa di veramente differente e originale. Non fatevelo scappare! Vale davvero il prezzo del biglietto.
Ps. Esiste l’adattamento cinematografico di questo lavoro. Scritto, diretto, e interpretato da Tommy Lee Jones, insieme a Samuel L. Jackson nella parte di “NERO”. Credo che me lo andrò proprio a vedere.
8.5/10
Quarta di Copertina: