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Scrittura - Lettura

By Alessandro / Leggo, pillole-leggo

2018

Giugno

11

Giuliano Pesce – L’inferno è vuoto

Giuliano Pesce – L’inferno è vuoto

Una pacchia! Finalmente anche l’Italia ha il suo Jonas Jonasson (Il centenario che saltò dalla finestra è scomparve, L’analfabeta che sapeva contare, ecc …). Giuliano pesce ci serve su di un piatto d’argento questo “succosissimo” noir che riesce davvero a divertire, oltre che a tenere il lettore sulle spine fino all’ultima pagina. Immaginate cosa accadesse se, durante la messa della domenica, il Papa si gettasse dalla finestra di San Pietro andandosi a spiaccicare sulla piazza, sotto gli occhi increduli di migliaia di fedeli. Sarebbe il caos. Ed è proprio quello che accade in questo romanzo. Il caos. Ma non uno qualsiasi, piuttosto qualcosa di ottimamente condito di storie parallele che, poco per volta, vanno a creare l’intreccio della trama, senza mai disdegnare una componente ironica importante. Pesce ci sa fare con la scrittura e alla Marcos y Marcos, ci sanno fare con lo scoprire talenti.

Un romanzo decisamente estivo, da leggere con leggerezza sotto l’ombrellone oppure in un momento di relax persi un’isolata baita di montagna. Si legge molto velocemente, io me lo sono “fatto fuori” in un paio di pomeriggi di mare.

Quarta di copertina:

È domenica e tutto va storto.
Il papa si butta dal balcone e Roma affonda nel caos.
A Milano, Fabio Acerbi, agli ordini di un editore molto grande, corre a prendere il treno. Sogna di scrivere un best seller, ha già appuntamento con un cardinale.
Ma chi è questa rossa, sul sedile di fronte, con le iridi così verdi da mettere a disagio?

Poi c’è Alberto Gasman, che si sveglia in una saletta dell’Hype Club: alle prese con visioni fluorescenti, il cadavere di un presentatore stroncato dalla coca e una minorenne in cerca di guai.
Il Cobra non lo paga certo per questo, ed è la volta che lo punirà. Se impalandolo, bruciandolo vivo o affidandogli una missione suicida, Alberto Gasman lo scoprirà presto, perché il Cobra lo aspetta alle tre.
Ma chi è questa bella che sale le scale? Capelli rossi, collo leggero e fragile, un neo sulla guancia da baciare. Cosa ci fa nel bordello da cui il Cobra manovra la città?

È martedì e tutto gira a mulinello.
La nipote del prefetto è scomparsa, e spuntano cadaveri in ogni angolo.
Il commissario De Santis balza da un verbale all’altro, spiritato: i misteri danno senso all’esistenza, e a lui è scoccata la scintilla.
Qualcosa lega Fabio Acerbi, il Cobra e Alberto Gasman.
Ma chi era quella donna di rara bellezza, al Grand Hotel Semiramide? Gli occhi verdi, ferini: i capelli che cadono sulla schiena come lava incandescente.

8/10


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