Troppa fretta, oppure qualche altro accordo tra Eco e la casa editrice.
I presupposti per un buon romanzo c’erano tutti, purtroppo però il libro sembra tirato via, senza approfondire il modo adeguato le varie tematiche presenti.
Un peccato perché l’idea è davvero buona e intrigante. Nessun si aspetta che Eco tiri fuori dal cilindro capolavori come Il Nome della Rosa e Il Pendolo di Foucault, tuttavia opere come Baudolino sono di tutto rispetto, mentre questo Numero Zero si colloca a mio avviso al livello del Cimitero di Praga.
Una sorta di “poteva essere ma non è stato” … anche se Numero Zero aveva le carte in regola per diventare qualcosa di veramente buono.