E’ il tormentone dell’anno … così mi son detto: proviamo a leggerlo.
Parte bene, con il giusto ritmo e quella dose di mistero che ogni buon thriller dovrebbe avere … poi però andando avanti con la lettura, perde un po’ di brio.
La cosa che secondo me penalizza fortemente questo libro è che verso pagina 250 (su 310) capisci chiaramente come andranno a finire le cose … chi è il cattivone, e come andrà a finire (più o meno).
Credo che un buon thriller venga spesso contraddistinto dal finale … se un libro riesce a tenerti attaccato alla storia fino alla fine vuol dire che ha un buon ritmo e che riesce a non svelare troppo di quello che accadrà.
In questo caso lo stile narrativo è buono nel senso che l’io narrante in prima persone delle tre protagoniste donne (Rachel, Anna e Megan) penso sia vincente. In ogni capitolo si sente chiaramente ciò che le tre donne provano mentre hanno a che fare con le loro vite. Tuttavia il finale mi pare un po’ troppo “tirato via”.
Questo accade spesso nei Thriller. Lo stesso Stephen King viene spesso contestato per la mancata incisività dei suoi finali (magari dopo aver letto un mattone da 1000 pagine! ).
In definitiva lo definirei un buon romanzo, ma non da strapparsi i capelli.