Romanzo ipnotico “alla Murakami”. Letto in un paio di giorni, è un mix di tutto e di nulla allo stesso tempo. Una storia che si trascina avanti nell’arco di una notte. Da poco prima di mezzanotte fino all’alba. I protagonisti sono una ragazza che ama vivere fuori di casa nelle ore notturne (che vive nell’ombra di una bellissima sorella che pare essere sprofondata in una sorta di letargo da un paio di mesi) e un giovane jazzista che passa le notti in uno scantinato a fare le prove con la sua band. Ma ci sono anche una corpulenta manager (ex campionessa di lotta libera) di un albergo a ore e le sue assistenti, e una prostituta picchiata a sangue da un insospettabile esperto informatico che passa la notte a programmare. Tutto quanto immerso in una Tokyo veramente dark.
Come spesso accade quando si legge Murakami si tende ad abbandonare la realtà, e si viene catapultati in una sorta di universo parallelo nel quale tutto pare essere “leggermente” diverso dalla versione originale. Un impercettibile gap tra ciò che è reale e ciò che lo è un po’ meno. Uno strato all’interno del quale tutto diventa possibile.
Mi è piaciuto, forse un tantino troppo breve, ma comunque intenso. Lo consiglio a tutti i fan del grande autore giapponese che non lo avessero ancora letto, oppure a tutti coloro che considerano la lettura un modo onesto di cadere all’interno di quel gap di cui parlavo prima. Uno strappo spazio temporale all’interno del quale le luci e le ombre diventano tutt’uno.
7.5/10