Ciao a tutti.

Di seguito riporto alcuni commenti di persone che hanno dato una letta alle prime 37 pagine del romanzo che potete comunque trovare QUI.

 Incipit molto ben scritto e appassionante. L’ambientazione è il pezzo forte della trama: un negozio che all’inizio del XXI° secolo, in piena era cd e dvd e all’inizio dell’avvento del formato elettronico mp3 oltre che della pirateria selvaggia, vende vecchi e nuovi dischi in vinile. Descrizione in prima persona, ironia in dosi massicce e personaggi che si presentano all’interno del negozio, esilaranti. L’incipit promette decisamente bene, anche se riuscire a reggere un ritmo così serrato all’interno di un romanzo senza annoiare il lettore, appare impresa ardua. La lettura della sinossi promette colpi di scena che sembrano scongiurare il mio timore. Hi Fi è assolutamente incredibile, così chiuso nel suo mondo immaginario costellato di nomi, date, titoli, da restarne inevitabilmente imprigionato. Trama originale, personaggi originali e scorrevolezza nella lettura impeccabile.

 “Alta fedeltà” di Hornby all’italiana? Ma sì, ci può stare. Se la televisione ha ucciso la radio, napster e emule hanno decisamente ucciso i vinili e anche i cd… C’era un negozio di vinili a Roma, su due piani, dove c’era davvero una differenza di odore, più che altro puzza, tra il settore dei dischi nuovi e quello dei dischi usati. Non è originalissimo ma si legge tutto d’un fiato, è simpatico e scorrevole. E’ chiaro, piacerà sicuramente pi più a chi riesce a carpire a pieno le atmosfere descritte. Io, ancora adesso, colleziono vinili e vado in cerca di negozietti come quello della storia.

 Si legge con grande piacere e si andrebbe volentieri oltre l’incipit. Una situazione alla quale ci si affeziona subito. I personaggi appaiono già definiti fin dalle prime righe. Si pesca un po’ da tutto e da tutti, fino a Amarcord (Platone come Biscein). Anche se l’efficacia della narrazione in realtà non ne risente.