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Scrittura - Lettura

J.G. Ballard – Il Condominio

Bellissimo! Il condominio visto come un mondo a sé dove i vari piani rappresentano le diverse scale sociali. In basso i proletari, in alto le classi più abbienti. Infine all’ultimo piano, l’architetto che ha progettato il condominio. E’ un romanzo dalle immagini forti. Violento, crudo, davvero senza peli sulla lingua. Sono rimasto davvero colpito da questo libro che è stato scritto nel 1975 ma che appare attualissimo anche dopo più di quarant’anni. Credo che in questo romanzo sia la sintesi perfetta della fantascienza intesa come alter ego della vita quotidiana, dove molti di noi risultano davvero rinchiusi in un mondo pseudo reale in cui la percezione della realtà viene un poco per volta sostituita con un suo surrogato creato ad hoc. Alienazione pura. Consigliatissimo agli amanti del genere e non!

9/10

 

Quarta di copertina:

Un elegante condominio in una zona residenziale, costruito secondo le più avanzate tecnologie, è in grado di garantire l’isolamento ai suoi residenti ma si dimostrerà incapace di difenderli. Il grattacielo londinese di vetro e cemento, alto quaranta piani e dotato di mille appartamenti, è il teatro della generale ricaduta nella barbarie di un’intera classe sociale emergente. Viene a mancare l’elettricità ed è la fine della civiltà, la metamorfosi da paradiso a inferno, la nascita di clan rivali, il via libera a massacri e violenza. Il condominio, con i piani inferiori destinati alle classi inferiori, e dove via via che si sale in altezza si sale di gerarchia sociale, si trasforma in una prigione per i condomini che, costretti a lottare per sopravvivere, danno libero sfogo a un’incontenibile e primordiale ferocia. “Era trascorso qualche tempo e, seduto sul balcone a mangiare il cane, il dottor Robert Laing rifletteva sui singolari avvenimenti verificatisi in quell’immenso condominio, nei tre mesi precedenti. Ora che tutto era tornato alla normalità, si rendeva conto con sorpresa che non c’era stato un inizio evidente, un momento al di là del quale le loro vite erano entrate in una dimensione chiaramente più sinistra. Con i suoi quaranta piani e le migliaia di appartamenti, il supermarket e le piscine, la banca e la scuola materna – ora in stato di abbandono, per la verità – il grattacielo poteva offrire occasioni di scontro e violenza in abbondanza.”


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