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Scrittura - Lettura

By Alessandro / Leggo, pillole-leggo

2018

Giugno

18

Corrado Peli – I Bambini delle Case Lunghe

Corrado Peli – I Bambini delle Case Lunghe

Corrado Peli l’ho conosciuto di persona circa un mese fa, a Medicina, tramite un amico comune Andre Garda. Corrado presentava nella sua città il suo ultimo romanzo “I Bambini delle case lunghe” edito da Fannucci Timecrime per la collana NeroItaliano. La presentazione è stata molto originale. Loop Station, Reading e immagini suggestive. Un piccolo (solo per la durata) show che ha introdotto questo romanzo in maniera un po’ fuori dalle righe e, per questo, molto interessante.

La storia è un Noir ambientato tra le nebbie della “Bassa” bolognese. Il romanzo si sviluppa in due epoche: il 1985, tempo nel quale i nostri protagonisti sono dei bambini, e il 2016, un presente dove gli stessi protagonisti sono oramai cresciuti, chi rimanendo a vivere nel paesello, chi stabilendosi in città.

Ma cosa è accaduto in quella notte del 1985? Qualcosa che segnerà per sempre la loro vita e che, dopo più di trent’anni li riporterà a Case Lunghe, per un ultimo confronto con se stessi. Ci sono Carlo e il suo padre violento, Eleonora e la sua carriera da avvocato bruscamente interrotta, e Davide che ha fatto successo e oggi ricopre la carica di assessore regionale. Ma ci sono anche Eleonora e Nunzio. Una banda di amici che scorrazza in bicicletta per le campagne della bassa bolognese in cerca di emozioni forti e improbabili avventure. E poi c’è don Gaetano, l’imponente parroco capace di tenere unito tutto e tutti anche quando proprio tutto sembra andare in pezzi. Don Gaetano che ama i suoi ragazzi e che cerca di proteggerli prima di tutto da se stessi.

Mi è piaciuto. Credo che una delle qualità migliori di Peli sia quella di saper descrivere i luoghi in maniera ineccepibile. Conosco vagamente le zone nelle quali il romanzo si svolge, ma leggendolo mi sembrava di assistere a una successione di tante diapositive dei luoghi nei quali i ragazzi, e poi gli stessi divenuti adulti, portavano avanti le loro storie. Peli è capace di farti vedere ciò che leggi e questo è indubbiamente una qualità notevole per uno scrittore.

Consigliato a tutti.

7.5/10

Quarta di Copertina:

1985. A Case Lunghe, località della piccola frazione di San Felice nella Bassa bolognese, la vita scorre lenta e i bambini crescono giocando nei campi e nei casolari abbandonati. Ma quei silenzi, quegli orizzonti bassi, quelle nebbie che sembrano non diradarsi mai custodiscono segreti inconfessabili, violenze soffocate nel perbenismo, passioni proibite consumate e rinnegate, silenzi ottenuti col ricatto… Finché un gruppo di bambini si ribella tragicamente all’ipocrisia e alla violenza degli adulti, ristabilendo un nuovo ordine destinato in apparenza a durare. Ma trentun anni dopo, quando don Stefano Vitali viene inviato a San Felice per curare i particolari burocratici di un ingente lascito alla parrocchia della frazione, dietro a quella realtà riemerge un dramma ormai dimenticato, pronto a reclamare che il cerchio venga chiuso una volta per tutte.


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